La Regione Piemonte stoppa il fotovoltaico a terra

 

Con l’approvazione della DGR 31 luglio 2023, n. 58-7356 “Decreto legislativo 387/2003, articolo 12, comma 7. Indicazioni sull’installazione di impianti fotovoltaici nelle aree agricole di elevato interesse agronomico, in coerenza con il decreto legislativo 199/2021” la Regione Piemonte ha inteso bloccare lo sviluppo del Fotovoltaico a terra, inserendo un vincolo di inidoneità che interessa la quasi totalità del territorio regionale.

La DGR stabilisce infatti che, al fine di salvaguardare e valorizzare le aree agricole piemontesi di elevato interesse agronomico, con riferimento alla realizzazione di impianti fotovoltaici:

a. le aree agricole ad elevato interesse agronomico sono le aree agricole riconducibili a quelle di cui all’articolo 2 comma 1 lett. E) del d.m. 1444/68 individuate dagli strumenti urbanistici, appartenenti:

  • agli areali individuati dai disciplinari delle produzioni agricole vegetali a Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.), ad Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.), a Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) e Garantita (D.O.C.G.); 
  • ai terreni agricoli e naturali ricadenti nella prima e seconda classe di capacità d’uso del suolo costituiti dai territori riconosciuti come appartenenti alla I e II classe nella “Carta della capacità d’uso dei suoli del Piemonte”, adottata con DGR n. 75-1148 del 30 novembre 2010 e reperibili sul Geoportale della Regione Piemonte (…)

b. nelle sopra menzionate aree agricole è consentita unicamente l’installazione di impianti fotovoltaici di tipo agrivoltaico (..);

Gli impianti agrivoltaici ammessi devono rispettare il Principio di Continuità, che consiste nel mantenimento di almeno il 70% del valore della produzione agricola negli ultimi cinque anni  produttivi, prendendo come riferimento per i prezzi l’anno precedente alla stesura della relazione agronomica allegata al progetto.

Le aree interessate dal vincolo sono, come detto, molto estese e rappresentano la quota quasi totalitaria dei territorio di pianura del Piemonte. Il testo rappresenta, quindi, di fatto, una moratoria rispetto alla realizzazione di impianti fotovoltaici a terra non agrivoltaici.

Il D.Lgs. 199/2021 prevede la possibilità di installare impianti fotovoltaici a terra in una serie di aree idonee, fra le quali, a titolo di esempio, quelle poste entro i 500 m da aree industriali o stabilimenti. La DGR apre, quindi, un dubbio interpretativo circa la prevalenza della normativa nazionale. Rimane, quindi, dubbio se le inidoneità imposte dalla Regione Piemonte possano trovare applicazione anche nelle aree definite idonee dalla norma nazionale che viene, nella sostanza, “abrogata” o fortemente ridimensionata dalla Delibera regionale. 

La bozza di decreto aree idonee redatta dal Ministero contiene, in realtà, una previsione simile (divieto di installazione di impianti rinnovabili in aree a tutela DOP e IGP) applicata, però, a tutte le fonti. Considerando l’estensione delle aree soggette a tutela (anche se non interessate da coltivazioni di qualità) tale vincolo, ove approvato, metterebbe in discussione il raggiungimento degli obiettivi nazionali sulle rinnovabili. La proposta, se confermata, troverà, però, applicazione solo dopo l’approvazione del Decreto Aree Idonee e delle relative norme regionali di attuazione.

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